sabato 17 giugno 2017

Nuova vita...

Buongiorno lettrici!

Sono una blogger in preda a una profonda crisi esistenziale, come immagino abbiate potuto dedurre dalle mie ripetute assenze dalla blogosfera. Sono molto cambiata nel corso di quest'ultimo anno e da mesi ormai mi interrogo sulla credibilità del mio volto online, di questo piccolo spazio virtuale.

Ho creato Biblioteca al femminile un anno fa (più esattamente 11 mesi e 12 giorni fa, è quasi il suo compleanno!) con l'intento di promuovere la scrittura femminile, discutere la figura della donna in letteratura e rendere le autrici di oggi e di ieri un po' più parte del mondo culturale, che è stato troppo a lungo nella storia monopolio di un'unica metà della società. Ho aperto Biblioteca al femminile mossa da forti ideali in cui credevo ardentemente e in cui credo tutt'ora ma, proprio in nome di quegli ideali, ho da tempo iniziato a dubitare dell'efficacia del metodo da me scelto, con il timore che si stesse rivelando, alla fine, controproducente. Al contempo, iniziavo anche a sentire il bisogno di uno spazio che fosse più mio, più personale e meno – concedetemelo – "divulgativo".

Per mesi mi sono arrovellata in merito a questa scelta. Ho amato e amo tutt'ora questo blog, l'unico in vita mia che sia riuscita a portare avanti con passione così a lungo, mi ha dato tantissimo, mi ha aiutata a suo modo a crescere e penso che la decisione sofferta cui sono infine giunta sia proprio il frutto di questa acquisita maturità. Credo ancora nell'importanza della promozione della scrittura femminile, ma oggi penso anche che relegarla a una nicchia, anziché accrescerne la presenza all'interno dell'ambito letterario generale, non sia il modo migliore per promuovere l'uguaglianza di genere. 

Per questo, non dirò che Biblioteca al femminile sta per chiudere, ma preferisco dire che rinascerà a nuova vita, che amplierà i suoi orizzonti, in un nuovo blog letterario dal taglio più personale, con una maggiore varietà di generi e autori – sempre, ovviamente, nei limiti dei miei gusti personali, che non si discostano molto da quelli qui proposti – ma che riprenderà molte delle rubriche avviate in questo spazio, con il quale manterrà sempre attivo il collegamento.

Sono al contempo spaventata ed elettrizzata da questa scelta, ma so che è un'evoluzione inevitabile, che non mi porterà ad allontanarmi dai miei migliori propositi ma mi aiuterà, anzi, ad arricchirli. Spero vi andrà di continuare a seguirmi.

Se sì, ci vediamo su...

sabato 20 maggio 2017

"Le rose di Versailles" (Lady Oscar) di Riyoko Ikeda

Buongiorno a tutte, lettrici! Il tempo scorre alla velocità della luce e scivola via senza nemmeno che me ne accorga, soprattutto quando, come da un po' di mesi a questa parte, ho tra le mani diversi lavori (e relative scadenze) da portare a termine. E così il tempo per la lettura e il blog tende a scarseggiare, costringendomi a rimandare continuamente cose che vorrei leggere e di cui vorrei parlare, che non fanno altro che accumularsi all'infinito. Ma in tutto questo c'è anche qualcosa di positivo: sto facendo (finalmente!) un lavoro che amo e in cui sto cercando di specializzarmi al meglio, è finalmente arrivata l'estate che ho tanto atteso e, non ultimo, grazie al lavoro sto riprendendo in mano vecchie passioni che avevo abbandonato da tempo. Proprio per questo, quando la settimana scorsa sono tornata per un po' a casa dei miei, ho deciso di riprendere in mano un vecchio manga che non leggevo da moltissimo, ma che per quasi tutta la vita mi ha appassionato e che, ancora una volta, è tornato a donarmi forti emozioni. Sto parlando, ovviamente, del bellissimo Le rose di Versailles di Riyoko Ikeda, meglio conosciuto in Italia come Lady Oscar.

Una delle tante versioni giapponesi del manga.

mercoledì 10 maggio 2017

E noi, cosa possiamo fare?

Buongiorno a tutte :) In questi giorni la lettura va un po' a rilento (più che altro perché sto leggendo Guerra e pace e, anche leggendone duecento pagine, vista la sua mole, sembra sempre troppo poco), senza contare l'influsso della primavera che non manca mai di metterci il suo zampino e farmi crollare addormentata ogni sera appena tocco il divano. Nonostante le "poche letture" di quest'ultimo periodo ne ho però molte di arretrate in attesa di essere recensite, ma non sarà oggi il loro momento.

Oggi vorrei infatti soffermarmi su una questione che mi aveva molto coinvolta mesi addietro e cui sono tornata a pensare proprio in questi giorni grazie a questo interessantissimo post trovato sul blog di un'amica. La domanda di base che mi pongo è: cosa possiamo fare noi non solo come donne, ma come singoli individui, per combattere le discriminazioni di genere?

lunedì 17 aprile 2017

La bella e la bestia (2017)

Buongiorno a tutti e buona Pasqua in ritardo! 
Sono reduce da qualche giorno da una seconda visione cinematografica de La bella e la bestia, complice una madre appassionata di film Disney, e non posso fare a meno di dire la mia su una nuova trasposizione cinematografica della mia fiaba preferita (se non avete ancora visto il film, attenzione agli spoiler!). 


Diretto da Bill Condon, La bella e la bestia è senza dubbio il film dell’anno: ampiamente sponsorizzato fin dall’anno precedente, non ha mai smesso di far parlare di sé sia in senso positivo che negativo. Se, da una parte, vi erano enormi aspettative dal punto di vista di storia e scenografia, nonché della scelta di un cast di tutto rispetto, dall’altra, critiche di vario genere hanno iniziato a piovergli addosso una dopo l’altra – soprattutto da parte di appassionati – man mano che nuovi dettagli e indiscrezioni venivano a galla: dalla scelta della protagonista, ai costumi, fino alla paura che non potesse reggere il confronto con il classico d’animazione del 1991.

domenica 9 aprile 2017

Si torna in pista!

Salve a tutti. Mi chiedo se leggerete ancora il mio blog...

Sono stata lontana da queste pagine per un lungo periodo, sopraffatta da impellenti scadenze di lavoro, fastidiosi problemi di salute e anche un infelice avvenimento che cambierà la mia vita per sempre e cui, a distanza di un mese, devo ancora fare completamente l’abitudine. Non nascondo, in quei giorni, di aver sentito il blog un po’ come un peso, di aver desiderato più che mai prima un contatto con la realtà che non avrebbe mai potuto darmi e di aver addirittura valutato la prospettiva di abbandonarlo. Niente di nuovo, sarebbe almeno il decimo blog che abbandono nella mia vita. Ma sapete cosa? Alla fine, mi sono resa conto che mi mancava. Io, regina dell’incostanza, sono riuscita a portare avanti fino al nuovo anno un progetto iniziato nel luglio dell’anno precedente e, dopo averlo lasciato in sospeso per un paio di mesi, ho sentito inesorabile il bisogno di tornare a immergermici. Incredibile. Mi era mai successa una cosa del genere prima d’ora? No, decisamente no.
E così ho capito che quello cui ho dato inizio con questo blog è un progetto cui tengo davvero molto, in nome di un ideale che mi è immensamente caro, e non solo perché mi riguarda in prima persona. Ho avuto l’impressione, per la prima volta in vita mia, di aver trovato davvero quello che cercavo. A trentadue anni, per la prima volta, ho capito cosa voglio dalla mia vita. È per questo che sto cercando di portare avanti questa stessa passione nel lavoro al pari del tempo libero, o perlomeno spero mi sarà concessa la possibilità di farlo. Ho visto per un po’ la mia vita crollare, mi sono sentita smarrita e ho perso ogni speranza; ora, finalmente, la vedo rinascere e mi sento più forte e motivata che mai.

D’ora in avanti continuerò a essere molto impegnata e probabilmente non avrò tempo per aggiornare il blog ogni settimana, ma sono tornata per restare – con i miei tempi, e spero che i miei lettori lo potranno accettare – e l’apertura di una nuova pagina Facebook dedicata al blog ne è la prova (seguitela, molto probabilmente sarà aggiornata più spesso del blog).

A prestissimo! Perché non potete pensare che possa fare a meno di dire anche la mia sul film del momento, vero? ;)

venerdì 27 gennaio 2017

"Diario" di Anne Frank


Ci sono libri di cui è sempre difficile parlare, e spesso sono libri che raccontano storie di cui bisogna assolutamente parlare e riparlare per far sì che non vengano mai dimenticate.
Lessi per la prima volta il diario di Anne Frank quando ero molto piccola e fu un libro molto importante per me perché in un qualche modo sentivo Anne come un'amica e la sua storia mi spinse per la prima volta a tenere un diario. Frequentavo le scuole elementari a quel tempo, quel primo diario lo conservo ancora e da allora non ho mai smesso di scrivere la mia storia e i miei pensieri. Certo, a quel tempo ero troppo giovane per comprendere a fondo il valore di questo testo e, pur avendo un'idea della gravità della situazione descritta, ero più attratta dalla quotidianità di una ragazzina come tante in cui per certi versi mi riconoscevo. Proprio per questo, a oggi, una rilettura si faceva imperativa, e per portarla a termine ho scelto appositamente questo periodo dell'anno.

sabato 21 gennaio 2017

"Piccole donne" di Louisa May Alcott


Ci sono libri che occupano un posto speciale nel cuore delle persone, non necessariamente perché sono il più bel libro mai letto, quanto piuttosto per tutta una serie di avvenimenti, esperienze e ricordi che li legano ad esse in modo indissolubile. Sono libri che in qualche modo hanno rappresentato un punto di svolta nella nostra vita, che hanno saputo toccare corde emozionali particolarmente delicate al momento opportuno, che hanno aperto la nostra mente a una nuova prospettiva. Il tempo passa,  le persone cambiano, i gusti cambiano, nuove esperienze e nuove sensazioni si accumulano, eppure quei libri continuano a occupare un posto particolare nel nostro cuore che è riservato solo a loro. Perché non sono più solo storie, o personaggi, o avventure, ma diventano a tutti gli effetti una parte di noi, un elemento imprescindibile della nostra persona. Quel libro per me è Piccole donne, e a distanza di almeno vent'anni ho scelto di tornare tra le sue pagine.