venerdì 27 gennaio 2017

"Diario" di Anne Frank


Ci sono libri di cui è sempre difficile parlare, e spesso sono libri che raccontano storie di cui bisogna assolutamente parlare e riparlare per far sì che non vengano mai dimenticate.
Lessi per la prima volta il diario di Anne Frank quando ero molto piccola e fu un libro molto importante per me perché in un qualche modo sentivo Anne come un'amica e la sua storia mi spinse per la prima volta a tenere un diario. Frequentavo le scuole elementari a quel tempo, quel primo diario lo conservo ancora e da allora non ho mai smesso di scrivere la mia storia e i miei pensieri. Certo, a quel tempo ero troppo giovane per comprendere a fondo il valore di questo testo e, pur avendo un'idea della gravità della situazione descritta, ero più attratta dalla quotidianità di una ragazzina come tante in cui per certi versi mi riconoscevo. Proprio per questo, a oggi, una rilettura si faceva imperativa, e per portarla a termine ho scelto appositamente questo periodo dell'anno.

sabato 21 gennaio 2017

"Piccole donne" di Louisa May Alcott


Ci sono libri che occupano un posto speciale nel cuore delle persone, non necessariamente perché sono il più bel libro mai letto, quanto piuttosto per tutta una serie di avvenimenti, esperienze e ricordi che li legano ad esse in modo indissolubile. Sono libri che in qualche modo hanno rappresentato un punto di svolta nella nostra vita, che hanno saputo toccare corde emozionali particolarmente delicate al momento opportuno, che hanno aperto la nostra mente a una nuova prospettiva. Il tempo passa,  le persone cambiano, i gusti cambiano, nuove esperienze e nuove sensazioni si accumulano, eppure quei libri continuano a occupare un posto particolare nel nostro cuore che è riservato solo a loro. Perché non sono più solo storie, o personaggi, o avventure, ma diventano a tutti gli effetti una parte di noi, un elemento imprescindibile della nostra persona. Quel libro per me è Piccole donne, e a distanza di almeno vent'anni ho scelto di tornare tra le sue pagine.

lunedì 16 gennaio 2017

"Harry Potter e la pietra filosofale" di J.K.Rowling

Buongiorno a tutti, lettori del blog! Mi scuso terribilmente per l'assenza prolungata dal web ma purtroppo per me l'anno si è chiuso e riaperto all'insegna di una fortissima influenza e di alcuni problemi in famiglia. Non è stato un bel periodo e ha mandato a monte tutti i miei programmi di incontri, viaggi e letture, ma finalmente sono riuscita a riprendermi quello che mi spettava e sono pronta a tornare più carica che mai!

Il periodo natalizio per me è sempre stato il periodo dei film Disney, le fiabe e le letture per ragazzi e ho cercato di fare in modo che lo fosse il più possibile anche quest'anno dedicandomi a una serie di riletture che in realtà avrei voluto concludere prima ma che cause di forza maggiore mi hanno "costretta" a portare con me nel 2017. Tra queste, vi è senza dubbio la rilettura della saga di Harry Potter che sto portando avanti con l'amore di sempre e un pizzico di nostalgia tra una nuova lettura e l'altra. Ammetto di essermi interrogata a lungo se valesse davvero la pena scrivere di questa saga che ormai non è più un'incognita per nessuno, se non fosse magari il caso di lasciar perdere e limitarmi a recensioni di nuove letture, ma alla fine ho deciso che una storia che ha fatto sognare così tante persone per così tanti anni merita sempre di far parlare di sé e, soprattutto, che io sento il bisogno di esprimere i miei sentimenti e le mie riflessioni su questa storia e di condividerli con altri appassionati. E a questo proposito, vorrei ringraziare anche Cristina del blog Athenae Noctua per la sua tenerissima recensione che mi ha spinta a fare il passo decisivo.